La zona di Biancavilla è caratterizzata da aree composte da piccoli vulcani e crateri ormai estinti in epoche remote, questi hanno portato alla formazione di grotte calcaree e terroir composti prevalentemente da particelle argillose, resti di lapilli, sabbie e ceneri vulcaniche. Sussistono piccole frazioni di potassio, lave basaltiche e tufi antichi. L'escursione termica è repentina e più ampia rispetto al versante nord, essa è tale da raggiungere anche i 30 gradi conferendo, con lo scheletro fine e sabbioso, un eleganza verticale ed una mineralità spiccata unica, che se combinata agli alti tassi di acidità genotipica dei varietali indigeni garantiscono un altissimo potenziale di invecchiamento sia per le uve Carricante che Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio.
Milo, Contrade Caselle, Volpara e Rinazzo
Milo, sul versante Est del vulcano rappresenta un terroir assai particolare, è sferzato da ampie precipitazioni, tra le più alte in percentuale su tutta l’isola ed è soggetto a condizioni pedoclimatiche assai complesse, che se assecondate sapientemente sono in grado di regalare vini unici per complessità e longevità. Il suolo, figlio del attività vulcanica è formato da più colate abbracciate nei secoli, da colline scure e sabbiose derivanti dal collasso di una parte del versante dell’Etna e da elementi recenti quali la pomice, i lapilli, le ceneri fini e drenanti.
Questo terroir, a reazione sub acida, è particolarmente fecondo e carico di ferro e rame, silice e manganese. Ed è qui che Il Carricante trova la sua espressione pura e tipica. Le condizioni uniche, difatti consentono di allevare la vite ad altitudini quasi impensabili, con grandi vantaggi sulla lenta e costante maturazione delle uve indigene a maturazione tardiva, la cui vendemmia avviene solitamente durante la prima o seconda settimana di Ottobre.
Note degustative
L'Etna Bianco Erse 2023 di Tenuta di Fessina si mostra nel calice di colore giallo paglierino con sfumature verdi. Al naso spiccano ginestra, erbe montane, scorza di limone, mandorla, fiori bianchi. In bocca abbiamo pietra focaia, sapidità, acidità alta, tostato, erbaceo persistente, finale salino. Un assaggio di Sicilia!